…E IL RITORNO DI MIO PADRE…

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52523310200728001431356Diceva qualcuno, che non era mica l’ultimo “coglione” di passaggio, una cosa molto importante.

C’è una forza motrice, più forte del vapore, dell’elettricità e dell’energia atomica: la volontà”.

Parliamo di Albert Einstein. Ebbene io aggiungerei che, oltre alla volontà, forse, c’è anche l’amore.

Ieri stavo per finire, tra relax e stress mentale (dopo una settimana decisamente pesante), le mie nuove unghie del mese.

Ebbene… una telefonata mi ha avvertito che mio padre era stato portato d’urgenza in ospedale.

Io e mio padre… un binomio che non potrà mai conoscerne il vero significato. Un binomio forse inesistente. Il bianco e il nero. Gli opposti… io per lui ci sono sempre stata… lui, invece no!

Ci siamo riavvicinati qualche settimana addietro… e non potevo non scappare…

Inizio a correre e arrivo al pronto soccorso. Divento l’unica referente e inizia il mio calvario.

Undici ore di ospedale. Abbigliamento osceno. Ma ero la dentro a firmare affinché mio padre (ritrovato da poco) fosse operato per continuare a vivere.

Le mie gocce di Tranquirit, come sempre, mi hanno fatto compagnia. Ho peccato ancora… ho fumato… ma se non l’avessi fatto, probabilmente, sarei morta.

Lo ammetto… alzo le braccia in segno di resa… mi sono davvero “cagata” sotto. Le ore al pronto soccorso… i momenti nella sala dall’attesa della sala operatoria… la firma per l’inserimento di una cannula… e poi… quattro ore di dialisi… le sue urla… il mio modo di sdrammatizzare anche il peggiore… beh… tutto questo mi ha distrutta…  stremata.

Ho scambiato quattro chiacchiere con la dottoressa Valeria Pagano (alla quale dirò sempre grazie). Grazie perché, forse, tra donne ci si capisce al volo. Perché forse tra noi donne (con il sangue freddo)… basta poco per comprendersi e prendere la stessa strada.

Ho passato ore pensando a quanto ho sofferto nella mia vita. Ho pensato a quante volte la gente gioca con le cose serie senza averle mai vissute sulla propria pelle. Ho capito che i miei “scazzi” mentali non finiranno mai… mai… come le mie “paure”!

Nonostante il mio nervosismo… ho provato in tutti i modi a mostrare una calma apparente!!!

Sono tutto pieno di buchi”…. mi ha detto mio padre mentre dal pronto soccorso salivamo in sala operatoria… e io ho risposto…  “Beh… papà… sapessi quanti ne ho io e quanti aghi mi sono entrati nella pelle per soffocare il dolore con l’inchiostro”!

Una cosa è certa però… io e mio padre… siamo decisamente due personaggi!

Seduta in quella maledetta sedia ho trascorso una giornata da Malefica “storpia”! Una Malefica a tratti donna… a tratti bambina… a tratti figlia… a tratti madre… e anche fragilissima!

Cosa aggiungere??? Beh… odio “fottutamente” la gente con manie di protagonismo e voglia di emergere (quanto è fango) e ieri (con tanto di testimoni davanti) ho chiesto a una simpaticissima signora (addolorata parente di mio padre in visita solo per cinque minuti) di darmi del lei e di mantenere le distanze.

Ti… anzi… LE devono mettere una museruola”… ha urlato andando via… mentre simpaticamente le dicevo… “CIAO…CIAO… CIAO… Mi può anche mettere una museruola ma avrò sempre le mani sciolte”.

Ma sapete una cosa… Malefica non si sporca e non si sporcherà mai le mani con chi ritiene NESSUNO!

In questo momento l’ospedale è un po’ come casa mia… oggi mio papà (mi suona strana tornare a dirlo) ha fatto i capricci per mangiare (lui pensa di avere ancora trent’anni… ma ne ha settanta)… e l’ho dovuto imboccare io… ora, mente vi scrivo, gli ho appena chiamato per dargli la buona notte.

Sapete una cosa? Noi streghe cattive… noi rigettate dal mondo… noi che apparteniamo alla categoria dei mostri… noi che non veniamo mai credute… noi che abbiamo mille peccati da scontare… alla resa dei conti… siamo sempre un passo avanti alla “fottute” principesse!

Deve ancora passare domani affinché sia tutto fuori pericolo… ma noi streghe cattive… le cose le sentiamo… domani passerà… lui finirà i controlli… forse un giorno dimenticherà tutto quello che la sua cara figlia Malefica, ha fatto in questi giorni per lui… ma poco m’importa… io vivrò con la consapevolezza di avere la coscienza pulita… PUNTO!

Ah… dimenticavo di ringraziare pubblicamente mio zio… che oggi non mi ha salutata (ora mi strappo tutti i capelli… come no)!

Vado a letto che è meglio… sono stanca… e le streghe cattive hanno bisogno di recuperare forze.

Baci “malefici” a tutti… o quasi tutti…

Vi lascio con l’immagine di mio padre… che dopo anni mi bacia… dentro un’ospedale… lui non lo saprà… ma questa sera condividerò una delle sue canzoni preferite di Elvis Presley “Love Me Tender“… perché Malefica… non dimentica mai nulla…

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