Qualcuno dirà sicuramente che il mondo, oggi, è privo di un matto. Io, invece, mi permetto di dire che c’è una TIGRE in meno. Sapete una cosa? Odio che punta il dito. Odio profondamente chi si nasconde dietro un velo di verginità inesistente e forse mai avuta. Oggi vi confesserò delle cose davvero importanti.
Per anni, la mia famiglia, ha criticato di continuo il mio aspetto. I capelli troppo lisci… o troppo ricci… troppo grassa o troppo magra… troppo bassa (quello sempre)… troppe lentiggini (non posso mica cancellarle). Oggi che, fortunatamente, sono lontana da queste persone, mi permetto di esprimere la mia opinione. Qual è, realmente, la follia… e qual è la via giusta? Io non lo so. Non riesco a rispondere a questa domanda.
Ma oggi, è certo, che anche chi è ridicolizzato, pur trovando la fama, non riesce a trovare la felicità. Sento gente ridere ogni santo giorno dell’uomo e delle sue molteplici debolezze. Sento gente ridere di errori che fanno perdere certezze.
Quando davanti alla tv, mi sono imbattuta, nell’”Uomo Gatto” o nella “Donna Vampiro” credo di essere stata una delle poche persone a difendere i valori di queste persone.
Manipolare. Rendere il proprio corpo ibrido non è un reato. Quando ho appreso della morte di Dennis Avner giuro che ho pianto… anche Malefica piage…. Lo giuro. Dennis era semplicemente un uomo che a 23 anni si era fatto fare il primo tatuaggio: delle strisce di tigre sulla pelle. Da quel giorno è iniziato un percorso, il suo, di un’interminabile e dolorosissima serie di operazioni chirurgiche e modifiche corporee.
Unghie lunghe e denti da felino. Il suo obiettivo era quello di assomigliare, il più possibile, a una tigre, proprio come vuole la tradizione degli indiani Uroni. Il suo animale totemico, infatti, era proprio il grande e temuto felino. Ma lui forse non sarà mai ricordato come Dennis. Forse, infondo, Dennis non era più Dennis… ma semplicemente “l’uomo gatto”… una specie di fenomeno da baraccone. Una sorta di specchio dove nessuno di noi ha mai voluto guardare dentro per non deludere le proprie aspettative di perfezione.
La depressione l’ha ucciso. La depressione l’ha indotto al suicidio, nonostante la fama raggiunta. Oggi Malefica si sente di lasciare un messaggio a Dennis… un messaggio che vuole essere come una carezza. Non ho mai riso di te. Dietro ogni scelta di manipolazione corporea c’è un percorso doloroso. Non è una moda. Odio la gente che si tatua per moda. Tatuarsi per moda è una cosa illogica e senza senso.
Un tatuaggio una manipolazione è semplicemente: l’immagine che diventa pelle, l’icona che diventa corpo: ecco l’ambivalenza massima del corpo tatuato che sceglie di confrontarsi senza sosta con un desiderio (o forse un sogno?) per sempre reso visibile, e il cui senso viaggia in entrambe le direzioni, dalla superficie della pelle dove l’iscrizione giace fino ai recessi più profondi della psiche stessa del soggetto tatuato e viceversa. Energie psichiche affiorano in superficie condensandosi in forme simboliche che, diventano pelle, ne acquistano le proprietà: la dualità di una soglia che mostra e cela al tempo stesso, che (si) esibisce pur mantenendo un segreto. Pelle come segno di nudità, ma vestita; una seconda pelle che è un tutt’uno con la prima e ne è la versione liberamente allucinatoria. Pratica assolutamente narcisistica, il tatuarsi fa del corpo lo specchio di un sé trasformato dal potere di un immaginario scomposto.
Ma sai “uomo gatto”… in realtà… non ci capirà mai nessuno. Nessuno potrà mai comprendere te… e le tue fragilità. Io, però, ti ho compreso dal primo momento. Ora sii felice se puoi…. Ora puoi dimenticare.
E scusa questo mondo anche tu. Scusa se qualche “stronzo” ti ha preso per “pazzo”… forse l’ha fatto perché è troppo semplice puntare il dito…scusaci davvero se puoi… ti abbraccio senza paura… perché Malefica… non ha paura di te… e accarezzo il tuo volto, anche se virtualmente, in segno d’affetto… perché forse… era proprio questo che cercavi e non hai mai trovato.
Ciao “uomo gatto”… anzi… Ciao Dennis…. Baci “malefici” per te (che capiresti) e per tutti….