Malefica era figlia di una fata buona e uno stregone. I due si erano uniti nonostante la differenza d’animo che vi era, in quanto la madre era d’indole buona come tutte le fate mentre suo padre era malvagio; ma si erano innamorati l’un dell’altro. Da quell’unione nacque la potente Malefica. Loro l’accudivano e le volevano bene, però più passavano gli anni e più Malefica mostrava la sua indole malvagia pur essendo più fata che strega. Sua madre capi questa cosa e ne parlò con il marito, che era fiero di sua figlia, e insieme decisero di limitare i poteri alla piccola fata per impedirle di prendere il sopravvento su di loro. Gli anni passarono e quando Malefica divenne adulta, si ribellò ai suoi genitori e parti insieme al suo fido corvo. Sola decise di scappare e di rifugiarsi nel regno del famoso Re Stefano che aveva la fama di essere un sovrano di animo buono. Una montagna proibita, dimora di una precedente fattucchiera, divenne il suo regno, dove stette per anni e anni. Il tempo trascorse e arrivò il giorno in cui i due sovrani ebbero una figlia. Felici organizzarono il battesimo della piccola dimenticando, però, di invitare la potente fata.
Il resto della storia (dove vissero tutti felici e contenti tranne Malefica) la conoscete tutti.
E allora? Pensate ancora che Malefica sia solo una strega cattiva? Pensate davvero che non abbia sentimenti? Non pensate che magari… l’odio di Malefica… sia dettato anche da tanto odio nei suoi stessi confronti? Oggi voglio fare qualche passo indietro… e voglio tornare adolescente. Ricordo quanto avrei pagato e venduto il cuore per aver un solo maledetto consenso di mio padre. Ricordo quando avrei pagato per ricevere le sue attenzioni (che, sistematicamente, si spostavano sulle figlie delle donne di cui s’innamorava). Ricordo quanto avrei voluto un complimento piuttosto che un gesto di disapprovazione. Ricordo i primi amori… quando ti scoppiava il cuore e lo pseudo (sfigato) fidanzatino non ti cagava di striscio (e magari oggi striscia per salutarti). Ricordo quante pagine consumate a scrivere sentimenti che poi venivano strappate. Ricordo fiumi di parole.
E mi fermo a ricordare l’ultima lettera che ho scritto … indirizzata e mai spedita… una lettera che ho scritto con il cuore… una lettera dove finalmente “vomito veleno verde”… tutto quel veleno che ho raccolto per anni! La rileggo e penso a quanto dolore possano averci inflitto persone che abbiamo amato più della nostra stessa vita. Ma ora basta…. ora non sono più soltanto Malefica che ti fa paura solo con le sue corna… ora sono la Malefica che si trasforma in drago e piuttosto che morire ferita dalla lama del bel principe… ti spinge giù dal burrone lasciandoti il più lontano dei ricordi.
Un ricordo che deve restare seppellito nel baratro più introvabile che ci sia. Ti butto giù e resto seduta… non più con le sembianze da drago… ma con quelle di Malefica mentre precipiti e mi fisso a uno specchio… uno specchio dove io… e tutti quelli con le mie stesse emozioni teniamo appeso alla nostra stanza. Uno specchio dove non riesci a specchiarti. Uno specchio dove vedi solo il misero riflesso della tua ombra. Perché quello hanno lasciato di te. Ma attenzione… Malefica spuntava, quando meno se lo aspettavano, dal fumo… e quindi, seppur non riusciamo a vederci, siamo ancora qua… vivi… sani e salvi.
Oggi è uno sfogo… il solito sfogo, dove anche voi vi rispecchierete…. il solito sfogo dove parlo delle storie che viviamo tutti i giorni… e vi bacio… vi bacio con i soliti baci “malefici”… la vostra un po’ strega e un po’ fata… amica Malefica.