E’ strano sapere che quando voi mi leggerete io non sarò davanti al pc! Scrivo in questo strano pomeriggio… a tratti freddo a tratti troppo umido. Scrivo perché, forse, scrivere è l’unica cosa che mi riesce meglio. Scrivo perché anche da bambina prendevo pezzi di carta e scrivevo parole inesistenti. Scrivo perché scrivere, è stato sempre quello che mi ha donato la vita. Scrivo per me e per voi. Scrivo per tutti quelli che amano Malefica e per quelli che la odiano.
Scrivo, alle volte, come fossi una bambina impertinente… ma non lo sono.
Oggi pensavo al mio primo giorno di scuola. Mi ricordo che non volevo lasciare la mano di mia madre.
Mi ricordo che avevo un grembiulino bianco e uno zainetto che mi piaceva tanto.
Ricordo che, oltre ai convenevoli, la prima ora fu subito dedicata alla matematica.
Ricordo che avevo un quaderno fucsia con Betty Boop… un quaderno a quadri. L’ora di matematica correva… e tornata a casa… ricordo che con l’entusiasmo che solo i bambini possono avere urlai a mia madre: “Mammina… adoro la matematica”.
I giorni passarono e l’amore… si affievolì.
Passarono gli anni e l’amore scomparve definitivamente.
Io e la matematica viaggiavamo su due universi diversi… come il principio delle rette parallele… che non s’incontreranno mai e poi mai.
Mi ricordo che l’unica cosa che mi è sempre riuscita bene è stata solo SCRIVERE.
E l’amore per la scrittura non è mai terminata… mai… neanche quando una mia graziosissima insegnante… alla quale stavo mostruosamente sul “culo”… disse a mia madre: “Signora… sua figlia la tenga a lavare i piatti a casa”.
I miei percorsi scolastici cambiarono e non per scelta mia… ma non rimpiango nulla. Nessuno ha mai ucciso e nessuno riuscirà mai a uccidere il mio amore per la scrittura.
A scuola scrivevo… scrivevo per me e scrivevo per gli altri. Scrivevo i miei temi e quelli di molti compagni di classe.
Scrivevo e scrivo perché la scrittura mi ha salvata tante volte.
Ho scritto mille volte e strappato, altrettante volte, innumerevoli fogli pieni di pensieri.
Pensieri nitidi e confusi allo stesso tempo.
Pensieri reali e stupide favole.
Favole con mille sfumature…. quelle di una stupida scrittrice.
Eppure nella vita non sono stata così malvagia… mi sono laureata… specializzata… e ho anche preso una tessera professionale… alla faccia di chi mi vedeva a lavare i piatti.
Sicuramente non sarò una bravissima cuoca. Ai fornelli non faccio schifo. Sicuramente il mio sogno non è quello di vivere dentro la casa del “Mulino Bianco”… ma non voglio neanche passare il resto della mia vita attaccata a un pc a fare le ore piccole… fumando mille sigarette.
Mi piacciono le piccole cose. Mi piace vedere un film nel divano. Mi piace struccarmi e mettermi in tuta. Mi piace cucinare la pasta e i dolci. Mi piace pensare che domani andrà sempre meglio… e che molte ferite si rimargineranno.
Odio invece guardarmi allo specchio e vedere le mille paure di una strega cattiva… della regina del male… di una che è additata come una donna “particolare”.
Sicuramente sarò “particolare”… sicuramente non sarò lo specchio della perfezione… anzi.
Una divisione? Beh… credetemi… preferisco scrivere… scrivere e scrivere ancora. Preferisco sentire le mie unghie sbattere nella tastiera… una tastiera che a lungo andare si sta consumando… una tastiera che amo… perché mi vede seduta scomposta… e felice.
Continuerò sempre a scrivere… non mi fermerà mai nessuno… il mio amore per la scrittura non cesserà mai… lei mi ha salvata… lei mi salva… lei mi dona la forza di andare avanti giorno dopo giorno… ed io non smetterò mai di ringraziarla!
Baci “malefici” per tutti… o quasi tutti.