“Donne piccole come stelle… c’è qualcuno le vuole belle… donna solo per qualche giorno… poi ti trattano come un porno”.
Voglio aprire, da donna, questo pezzo con l’inizio di un brano “Donna” cantato dall’indimenticata Mia Martini. Oggi voglio raccontare la storia di una donna molto conosciuta. Una donna conosciuta e additata come mostro senza che nessuno conosca il suo vissuto. Lei è una Donna… con la D maiuscola.
Il suo nome è semplicemente María José Cristerna. 36 anni. Messicana. Quattro figli, di professione avvocato. E’ conosciuta in tutto il mondo come “la Mujer Vampiro”, cioè la donna vampiro. Il suo corpo, viso compreso, è completamente ricoperto di tatuaggi e piercing, impianti in titanio le regalano delle corna poco umane, che si accompagnano a denti da vampiro, lobi delle orecchie dilatati e occhi dai colori bizzarri.
A chi stupidamente, le chiede se passeggiare per strada le possa creare qualche problema, lei risponde che, no, nessuno le da fastidio, perché la prima regola per essere rispettati è quella di rispettare gli altri e che non pretende di piacere a tutti.
Ma la storia di questa “creatura infernale” è una sorta di piccolo romanzo.
Maria José nata in una famiglia estremamente cattolica, ha iniziato a vivere la propria vita in maniera molto regolare: studiando in una scuola religiosa, sposandosi con l’uomo che amava a soli 17 anni, lavorando e sognando una carriera.
Poi il romanzo cambia. E la vita non le riserva più l’amore che tanto sognava. La vita non le sorride. La vita smette di farla sentire Donna.
Maria José inizia a subire violenze domestiche. Violenze che la cambiano. Abusi che le divorano il corpo e l’anima. Violenze e abusi che la rendono vulnerabile e forte allo stesso tempo. Riesce ad uscire, dal tunnel delle violenze, e si rifugia nel mondo dei tatuaggi come per una forma di liberazione.
Qualcuno le chiede, oggi, se crede (vedendola nella sua mutazione) nel diavolo. Ma la sua risposta è secca: “Non credo nel diavolo e non voglio che i miei figli possano farsi tatuaggi e piercing prima della maggiore età“.
Per alcuni, Maria José, è semplicemente una folle. Per altri invece non lo è. Non lo è per tutte le donne che, giornalmente aiuta. Maria José, infatti, non ha dimenticato quello che ha subito e impegna la sua vita a difendere le donne maltrattate battendosi in prima linea con la sua associazione contro la violenza sul sesso debole.
Per me Maria José non è una pazza e non è semplicemente “la Mujer Vampiro”. Per me… è una Donna. Una Donna che ha scelto di ripartire (in maniera giusta o sbagliata) per riprendere in mano la propria vita e aiutare tutte le donne che, giorno dopo giorno, vivono vergognose violenze e abusi dentro le mura domestiche.