Buongiorno? No… oggi sono troppo diretta per scrivere un semplice buongiorno!
Le mani scorrono veloci sulla tastiera del pc… come a volerla consumare… come a voler sfogare una rabbia interna!
Oggi parlerò, ancora una volta, della “sporca” ignoranza!
Sapete cosa? Oggi per ignorante s’intende una persona che ha studiato poco… e invece non è così… parecchie volte è la “strada” a creare e formare un carattere più della scuola!
Vi ricordate quando tempo addietro abbiamo parlato di Andrea? Andrea… il ragazzo con “i pantaloni rosa”? Il ragazzo morto suicida? Andrea…. Lo ricordate? Andrea che si è spinto a fare un gesto così doloroso per porre fine alle ingiurie dei suoi compagni di scuola? Andrea… il ragazzo colpevole di essere omosessuale… Andrea… colpevole di avere compagni “coglioni” (perché di coglioni parliamo)…
Andrea… che aveva solo 15 anni…
Nonostante si parli di evoluzione… cari amici… siamo indietro anni luce… ignoranti da non riuscire a contare neanche fino a tre…
E ci nascondiamo… Ci nascondiamo dietro la bellezza… la virilità… gli insulti verso gli altri…
Ecco… sapete che i compagni di classe di Andrea (scomparso lo scorso 20 novembre. Suicida con una sciarpa stretta al collo) sono stati convocati negli uffici di Piazzale Clodio per chiarire la vicenda?
Sapete che ci sono ancora tanti punti da chiarire?
Andrea no si è suicidato perché depresso. La famiglia ha presentato una denuncia, in Procura, in cui sostiene che il reato da perseguire sia “morte come conseguenza di un altro reato”: ovvero diffamazione ripetuta.
Andrea era stanco… stanco di essere preso in giro per mesi, forse proprio tra le mura “nemiche” del suo liceo…
A non sono stronzate… a dimostrazione di questo ci sono parecchi indizi, già agli atti dell’inchiesta, indizi disseminati tra i lunghi corridoi della scuola e, almeno in un caso, fatti sparire.
Quali? Beh… la scritta sul muro esterno del liceo (NON FIDATEVI DEL RAGAZZO CON I PANTALONI ROSA, E’ FROCIO) coperta con una passata di vernice bianca come a voler lavare la vergogna.
E poi? Poi ancora un’altra scritta omofoba trovata dentro la classe di Andrea… una frase calcata a pennarello su uno dei banchi (già sequestrato dagli inquirenti)… una frase che è molto più dolorosa di una lama tagliente… “ANDREA FROCIO”…
Ancora una volta salta alla mia mente la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo”…
Ancora una volta mi viene rabbia perché credo che ci siano troppi genitori incapaci ad educare i propri figli alla diversità e troppi figli abituati ad avere tutto sia dalla vita sia dalle famiglie.
Penso a come sarebbe bello se non ci fosse un modo pieno di merda e discriminazioni sociali…
Ma il mio è solo un semplice sogno di una strega cattiva…
Che Andrea trovi pace…
Baci “malefici” a tutti… o quasi tutti…