Ti svegli un giorno.
Ti svegli e decidi che qualcuno deve pagare per la tua cattiva educazione e frustrazione.
E’ quello che è successo ieri a Napoli.
Lui, la vittima, ha solo 14 anni. La sua colpa? Essere obeso.
Un male, un cancro, una piaga sociale.
Il motivo? Non riusciamo a sopportare le diversità degli altri.
“Ciccione”, “Obeso”, “Grassone di merda”, “Chiattone”.
Con questi appellativi, molto spesso, vengono additati ragazzini e non, non pensando al male che possano fare.
Ma il male questa volta non si è fermato alle parole.
Il male è andato oltre. Oltre ogni limite. Oltre ogni umanità. Oltre ogni logica.
Il suo nome non è “palla di merda”, “Ciccione”, “Obeso”, “Grassone”… è semplicemente Vincenzo.
Vincenzo sarà un ragazzino come mille altri. Un adolescente sognatore. Oltre alla scuola avrà mille interessi.
Magari, Vincenzo, sogna il primo bacio, una ragazzina che lo ami per quello che è. Magari Vincenzo sogna di camminare mano nella mano con una ragazza per realizzare i suoi sogni da semplice 14enne.
I sogni di Vincenzo si sono oscurati ieri, così come la sua dignità.
Tre 24enni hanno deciso che Vincenzo doveva pagare.
Ma pagare cosa? Pagare la sua “mostruosità”.
Una “mostruosità” dettata dalle menti di tre ragazzi distorti, malati? No. Non parliamo di malattia ma di DISAGIO SOCIALE e MOSTRUOSITA’.
Lui, Vincenzo, è stato afferrato e scaraventato a terra.
A Vincenzo sono stati abbassati i pantaloni.
A Vincenzo è stato infilato un TUBO DI ARIA COMPRESSA nel RETTO.
Avete presente quei tubi che si usano per gonfiare rapidamente le ruote della macchine?
A Vincenzo è stato infilato, nel RETTO, uno di quei TUBI.
Non sono bastati gli insulti per ferirlo. Vincenzo doveva pagare la sua colpa essendo “GONFIATO” come un PALLONE.
Così queste tre “ECCELLENZE” 24enne hanno azionato l’aria compressa che in pochissimi istanti ha perforato la milza e parte del colon di Vincenzo.
Loro, i MOSTRI, sono stati intercettati. Le loro famiglie (?) invece di CONDANNARE il MOSTRUOSO gesto hanno giustificato le proprie creature parlando di un semplice “GIOCO”.
Il mio cervello, il mio cuore, la mia anima, le mie mani urlano o meglio ancora scrivono: VERGOGNA.
VERGOGNA perché viviamo e ACCETTIAMO le regole di una società MALATA.
VERGOGNA perché ABBASSIAMO la testa e non URLIAMO contro il MALE.
VERGOGNA perché ACCETTIAMO che un bollettino medico reciti: «paziente vigile, cosciente, lucido» e con «respiro spontaneo. Attesta la gravità delle lesioni riscontrate, la prognosi è ancora riservata».
VERGOGNA perché non prendiamo a SCHIAFFONI o EMARGINIAMO chi, nel 2014, si permette di INSULTARE VERBALMENTE e poi SEVIZIARE un essere umano perché GRASSO.
VERGOGNA perché certe famiglie (?) GIUSTIFICANO la CATTIVA EDUCAZIONE data ai propri figli giustificando, poi, le MOSTRUOSITA’ parlando di GIOCO.
VERGOGNA perché in POCHISSIMI riescono a urlare contro la VIOLENZA di una società che ci vuole filiformi e perfetti come Barbie e Ken.
VERGOGNA perché la VITA ha perso il proprio valore.
VERGOGNA perché invece di urlare “Ciccione”, “Obeso”, “Grassone di merda”, “Chiattone” un essere umano dovremmo solo guardare cose c’è dentro.
VERGOGNA perché ci fermiamo all’aspetto.
VERGOGNA perché NESSUNO riesce a dire che questi tre 24enni sono solo della MERDA, LO SCARTO DELLA SOCIETA’.
VERGOGNA perché queste tre menti umane sono già state segnalati alle forze dell’ordine in passato (non spiccheranno certo per genialità o santità).
VERGOGNA perché ci fossilizziamo davanti al nulla invece di inveire contro i MOSTRI.
Vincenzo, di certo, non dimenticherà MAI più quello che ha subito mentalmente e fisicamente il suo corpo.
I MARTIRI esistono ancora. Vincenzo ne è la prova.
Non provo nessun tipo di pietà per queste tre “persone”. Penso che dovrebbero pagare care le loro parole e i loro gesti (cosa che non accadrà MAI viste le nostre LEGGI).
A Vincenzo rivolgo solo un pensiero: “Sei bellissimo Vincé. Sei bellissimo come sei. Sei un pezzo unico Vincé… vai avanti a testa alta perché chi ha fatto una cosa del genere potrebbe anche essere Brad Pitt ma non raggiungere mai la tua di bellezza”.
Se le mie parole hanno urtato la sensibilità di qualcuno, che sicuramente sarà all’altezza del superuomo di Nietzsche, non mi dispiace più di tanto e sapete perché? Perché i miei occhi vengono STUPRATI minuto per minuto da stronzate che leggo. Qualcuno, addirittura, giustifica anche la violenza sulle donne.
Io mi sono sempre alzata, anche quando tutti gli altri erano seduti, per urlare i miei disappunti. La testa sotto la terra? Lasciamola mettere agli struzzi.
Ricordate sempre che il SILENZIO è OMERTA’… e l’OMERTA’ è MAFIA.
E non nascondiamoci dietro la parola BULLISMO e chiamiamo tutto con il proprio nome… in questo caso è solo VIOLENZA.