Anche Maria è andata. La sua bocca è stata chiusa per sempre. E’ morta. Ammazzata. Massacrata a coltellate.
Aveva 36 anni Maria. Due figli grandi. Lavorava molto e umilmente.
La sua colpa? Essere donna. Una fottuta donna.
Massacrata. Massacrata come fosse carne da macello da suo marito. George di 41 anni. Sono una coppia Romena ma questo ha poca importanza visto che la parola “amore” dovrebbe essere unica per ogni coppia. La parola amore dovrebbe essere universale.
Quello che è successo lunedì sera a Canicattini Bagni (Sr) è l’ennesimo e vergognoso caso di #FEMMINICIDIO.
A uccidere sono uomini. Ma chi sono gli uomini che uccidono le donne?
Secondo dati certi nel 70% dei casi si tratta di italiani, nel 12% di est europei, e in prevalenza di uomini in età compresi tra 36 e 60 anni.
Mariti, fidanzati ed ex formano insieme il 58% gli autori delle stragi. Nel 2013, in quasi un caso su tre questi possedevano e hanno utilizzato un arma da fuoco. Nel 30% dei casi, dopo l’omicidio si sono tolti la vita.
Se parliamo di violenze in generale scopriamo che i maltrattanti risultano anche qui uomini di mezza età: il 58% del campione appartiene alle fasce d’età 35-44 anni (29%) e 45-54 anni (29%). Nel 2013, però, il campione d’età è vistosamente aumentato .
Maria è un altro “pezzo di carne”. Si. Un “pezzo di carne” morta.
Eppure Maria aveva provato a ribellarsi denunciando. Maria aveva provato a uscire dalla gabbia della paura per porre fine alla propria agonia. Ci aveva provato Maria ma senza alcun esito positivo.
Maria è stata violentata nel cervello e nel corpo prima di essere stata uccisa.
Ma ora non c’è. Basta. La bocca di Maria è chiusa. Non potrà mai più lamentarsi. Le sciocchezze che pronunciava a George non verranno più udite dal marito carnefice. Il volto di Maria non sarà più schiaffeggiato. Il suo corpo non subirà più violenze. E’ finita l’agonia. Terminata. Sciolta come neve nel più terribile del massacro compiuto da chi aveva le chiavi di casa.
E’ tutto sbagliato. Tutto cazzo. Viviamo di regole comportamentali legate al medioevo, dettate anche dalla stessa chiesa e dalle leggi fatte dagli uomini nel corso dei secoli.
Regole che ci sono state inculcate.
Non puoi lasciare tuo marito… la gente direbbe che sei una troia.
Non puoi lasciare il tuo ragazzo… ci hai scopato (non ci hai fatto l’amore) tutti ti prenderebbero per una poco di buono.
Regole che circolano nel nostro sangue veloci arrivando fino al Dna.
Le regole ci hanno imposto che ogni donna deve avere una sorta di vocazione cronica da “crocerossina”. Una vocazione “malata” che ci spingerà sempre a sperare nel famoso “cambiamento”.
No cazzo. No. Il cambiamento non avverrà MAI.
Chi ti picchia una volta. Chi uccide il tuo cervello per una volta. Chi ti fa credere di essere una merda sentendosi superiore non cambierà MAI.
L’amore non deve e non può essere malato. L’amore deve darti l’aria per vivere bene in sinergia e sintonia con la persona che hai scelto al tuo fianco.
Scappate. Fuggite. Correte lontane dagli “amori” malati. Correte via in tempo prima che diventino amori di “sangue”.
Non chiudetevi mai nel silenzio. Parlate con amiche. Parlate con la vostra famiglia. DENUNCIATE in ogni modo possibile.
Essere donna non deve rappresentare un difetto.
Che il mondo si svegli dal torpore. Che la politica faccia qualcosa. Che lo Stato faccia qualcosa. Che la Nazionale Italiana questo venerdì scenda in campo con la maglia ROSA, e non AZZURRA. Vogliamo e pretendiamo rispetto.
Maria sembra guardare tutti in questa foto. Sembra che ci guardi per trasmetterci la tristezza che aveva dentro.
Ciao Maria… anzi… Alo
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