…E LA “NON” FESTA DEL PAPÀ…

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downloadTante cose non le ricordo più. Ho ricordi nitidi di molte cose di quando ero piccola e alcuni come inesistenti.

Oggi è la festa del papà. Ed io, come il resto del mondo, avere voluto fare gli auguri a mio padre e magari avrei anche voluto scrivere: “buona festa del papà”.

Questo, però, non accadrà mai. Sono lontani i tempi quando a scuola mi facevano preparare i lavoretti con tanto di poesia da dedicare al papà appena sveglia. Sono lontani i tempi quando l’essere piccola mi consentiva di non vedere molte cose.

Io per mio padre non ci sono mai stata. Morta appena nata. Morta e basta. Perché molte volte non è lo stesso sangue a legarti per la vita ma sentimenti molto più profondi e reali.

Lui, mio padre, il primo uomo ad avere tradito la mia fiducia da sempre. Il primo uomo che ho visto da appena nata. Il primo ad avermi fatto tutto il male del mondo. Il primo ad avermi affondato la lama affilata nella carne.

Io per lui sono sempre stata un peso. Al mio fianco? MAI. Lui non mi ha mai accompagnata in nessun momento importante della mia vita. Nessun momento ne positivo ne negativo.

Alle recite, a scuola, era sempre scostante e non prendeva neanche posto a sedere. Era costretto, da mia madre, a venire ma il suo posto era perennemente davanti alla porta.. pronto per scappare via senza pronunciare mai la parola: “Brava Alessia”.

Il giorno della mia laurea e della specializzazione lui era ASSENTE INGIUSTIFICATO.

Al mio fianco? Sempre e SOLO mia MADRE. Quella che mi sopporta ogni cazzo di giorno da 30 anni a questa parte. Quella che sopporta le mie urla, i miei scleri, le mie follie e pochissimi momenti dolci.

Lui? Mio padre? Mi ha fatta ricercare solo quando ha avuto bisogno di me. Solo quando mi sono presentata al pronto soccorso perché la sua incoscienza l’aveva portato a mangiare troppo e trovarsi sul letto di morte.

Ed io? Io come la più cretina tra le stronze ero la… cosa che lui non ha mai fatto per me. Ero la a prendermi responsabilità di una 50enne mentre subivo insulti gratuiti dai suoi dolcissimi e cordialissimi parenti.

Ero in ospedale nonostante lui abbia sempre preferito a vantato le figlie di tutte le donne di cui era innamorato follemente. Loro si… loro erano delle bambine modello, bellissime e bravissime. Io? Sono una merda di figlia.

E dopo l’ospedale la “pace” è durata davvero poco… lasciando spazio al suo egoismo. SCOMPARSO… ancora una volta.

Ed io? Non mi leccherò MAI PIU’ le ferite. Oggi, a trent’anni, come ogni 19 marzo, come ogni festa del papà… alzerò la testa ed andrò avanti con tante consapevolezze e pochissimi punti di riferimento.

Oggi, per la festa del papà, posso solo dire…. AUGURI MAMMA. E scusami se sono una testa di cazzo… ma sappi che ti amo più di ogni altra cosa.

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