Il calendario dice che mancano esattamente 3 giorni spaccai a Natale (e sono consapevole che avrei dovuto scrivere tre e non 3). Mancano 3 giorni a Natale ma io non riesco completamente a percepirne l’atmosfera. Eppure l’odore di cannella c’è sempre sparso nell’aria tra le candele e la mia crema per le mani. O sono diventata ufficialmente il Grinch o per sentire le spirito natalizio dovrei tornare bambina e fare quei lavoretti in classe con i brillantini rossi che continuavi a trovare ovunque fino al giorno di Pasqua.
La verità è che tutto cambia con il tempo o forse è il tempo a cambiare noi. E nonostante si provi ancora a credere nelle cose alcune si frantumano senza che ne prendiamo coscienza.
Osservo le luminarie e non sento più lo stesso piacere del passato, forse perché sto uscendo davvero poco in questo periodo ma non riesco davvero ad accarezzare quella “magia” del Natale.
Eppure non chiedo in regalo a Babbo Natale una stella. Vorrei solo poter continuare a camminare canticchiando canzoni natalizie o ascoltarne qualcuna in macchina ticchettando il volante a ritmo.
Eppure questo Natale avevo acquistato, per la prima volta nella vita, un calendario dell’avvento. Che dire? Caselle aperte 3 (lo riscrivo proprio così), come i giorni che mancano a Natale. E credo non dipenda solo dal fatto che non ami molto la cioccolata.
La verità è che vorrei tornare bambina. Vorrei tornare bambina, addormentarmi con l’ansia di sapere che Babbo Natale sarebbe passato. Vorrei tornare bambina per sentire le mille chiamate che dettavano l’organizzazione di pranzi e cene. Vorrei tornare bambina e trascorrere le giornate a guardare i cartoni animati. Vorrei tornare bambina perché tutto era diverso. Vorrei tornare bambina ed imbrattarmi il naso con lo zucchero filato del pandoro. Vorrei tornare bambina e vedermi oggi stretta dentro un cappotto a camminare, distratta, per le strade deserte.
Il tempo cambia le cose… e noi? Noi, inesorabilmente, cambiamo con il tempo… e dopo più di un anno… ho rimesso lo smalto rosso!