…A DAVIDE!!! CIAO AMICO

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daviac-650x276.jpgE poi non lo riesco a capire. Ti arrivano notizie agghiaccianti. Notizie che non vorresti mai ricevere. Notizie che sei costretto a scrivere per mestiere… ma mentre lo fai… ti mordi le mani, urli, “tiri” pugni al muro e urli contro chiunque e qualsiasi cosa. Perché alla morte… non ci abituiamo mai… perché la morte devasta sempre anche noi “stronzi” scrittori. Perché la morte è l’unica cosa contro cui non possiamo andare.

Per delicatezza e correttezza, ieri, abbiamo deciso di diramare il nome di Davide nel tardo pomeriggio. Davide Latorre (che merita lo stesso rispetto di tutti gli altri giovani che hanno perso la vita) era un amico, anzi é un amico. Mentre scrivo osservo alla mia destra, appeso al muro, il calendario dell’U.S. Siracusa Calcio. Il calendario che abbiamo costruito insieme, lo scorso anno. Uno dei calendari più belli della storia del Siracusa.

E penso… penso senza fermarmi. Penso a quando, entrata per la prima volta nello studio di Davide, ho sentito le sue mille idee e la sua “ossessione” per il 3D e l’anamorfo. Rivedo un mese trascorso più con Davide (e il suo staff) che a casa.

Tre o quattro volte al giorno… vedere Davide era normale. Fumare insieme una sigaretta fuori dallo studio e chiacchierare non solo del lavoro ma della sua famiglia e dell’amore che provava per moglie e figli… oggi… mi lascia senza fiato. E’ come se un masso fosse piantato nella mia schiena impedendomi di respirare. Penso al suo accento “romanaccio” a quei ricci scomposti e al sorriso sempre in volto. Rido quando dovevamo inserire un dvd per vedere le foto dentro il suo nuovo Mac… rido perché ancora non aveva idea di come si facesse.

Il nostro lavoro… il nostro calendario è stato una bomba caro amico… ne siamo andati davvero fieri… ricordo quando durante gli scatti al Teatro Greco hai portato la tua dolcissima moglie Lisi e il più piccino dei tuoi figlioletti. Ricordo l’obiettivo in 3D.

Ricordo… ricordo troppe cose… e ieri… è stata l’ennesima batosta. L’ennesimo colpo al cuore… l’ennesima disgrazia.

E pensare che il nostro calendario si chiamava “L’ultimo”.

Io però voglio ricordarti con un sorriso grande… quello contagioso… quello che ti apparteneva… e lo faccio pubblicando una foto (mia personale) di te… che recitavi un breve monologo con alle spalle l’immenso Teatro Greco che apparteneva ormai anche a te. Siamo tutti increduli…

Ciao amico… salutami tutti se puoi… cercheremo, in qualche modo, di asciugare il nostro pianto… ma tu… restaci sempre accanto. 

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