Sono cresciuta con la consapevolezza di essere sbagliata. Un giorno… qualcuno nella mia famiglia… mi disse: “Tu non dovevi nascere”.
Sono passati ormai molti, forse anche troppi, anni da quella frase che, però, continua a girarmi nella testa.
Sono una donna sbagliata. Sono una donna marcia. E’ questa la convinzione che spesse volte ho di me. Ho trascorso la mia vita cercando di essere quella che non sono. Ho abbassato la testa innumerevoli volte per compiacere tutti quelli che mi sono stati accanto.
Ho provato a scappare via… ma poi sono sempre tornata nella mia Sicilia. Firenze, forse, è stato l’unico posto dove mi sono sentita davvero viva.
Sono una donna sbagliata. Sono una donna marcia. Una di quelle viste cattive. Una di quelle che non vorresti al tuo fianco. Una di quelle a cui addossare tutte le colpe del mondo. Una di quella che viene reputata “egoista” quando in realtà faccio pochissimo per me e troppo per gli altri.
Sono una donna sbagliata. Sono una donna marcia. Le mie mani puzzano di fumo e non riesco a smettere di fumare… sarà il mio nervoso cronico… sarà che ormai sono pazza (qualcuno mi ha anche detto così). Sarà che forse ho solo voglia di svegliarmi al mattino e di svuotare completamente la mente.
Sono una donna sbagliata. Sono una donna marcia. Ma nella mia vita posso dire di essere sempre stata sincera e leale. A qualcuno non potrò anche non andare a genio… ma poco m’importa… sono stanca di pensare.
Sono una donna sbagliata. Sono una donna marcia. Una che ha troppo inchiostro e metallo addosso. Sono così… forse perché ho voluto farmi del male.
Sono una donna sbagliata che piange. Una che odia le menzogne. Una che ama guardare i film di Natale sotto le coperte.
Sono una donna che forse non è mai stata bambina… e forse nasce tutto da questo. Forse, in realtà, sono solo una bambina impertinente.
Sono una di quelle su cui è facile sparare “sentenze”… ma è così da ventotto lunghi anni… e così e forse non smetterà mai di esserlo.
Ma io non ho paura (?). Voglio solo vivere. Vivere con i miei pregi e difetti. Voglio vivere dentro i miei jeans strappati e le mie ballerine borchiate. Voglio vivere dentro i miei tailleur e i tacchi alti. Voglio uscire a prendere il mio cappuccino, come di solito, senza trucco e usarlo solo per lavoro.
Sono una donna sbagliata. Sono una donna marcia. E quindi prendo la scelta di mettere via chi mi ha fatto del male e tenere, dentro la mia vita, chi mi regala anche solo un semplice sorriso.
Ho pianto troppo nella mia vita. Ho cercato di giustificare sempre qualsiasi azione… anche quelle giuste… ma poi… mi sono accorta che i miei sentimenti, forse, li capisco solo io e nessun altro… o meglio davvero in pochi!
Grazie a mia madre che vive la mia presenza costante e pesante da anni.
Grazie a Frida… mia figlia pelosa.
Grazie… a mia sorella anche se non di sangue.
Grazie a…. te!
Grazie a tutti coloro che mi voglio bene e me lo dimostrano con piccoli gesti.
Grazie a tutti i lettori che mi seguono con stima e dedizione e grazie a chi vomita dei rivoli di veleno… ma state attenti… io sono Malefica e ricordate sempre che la regina del “male” quando vuole… vomita davvero veleno verde acido.
Baci “malefici” a tutti… o quasi tutti…