Oggi ho comprato due libri… “Cosa che abbiamo in comune” di Bauman e “Il piccolo principe” di Antoine De Saint-Exupéry (il classico libro che ricompri mille volte perché lo presti e non torna mai indietro).
Si… le mie sono sempre letture pesanti e noiose… lo ammetto. Noiose come me.
Poi ho comprato un correttore e ho rinunciato a una sciarpa gialla con delle farfalle fantastiche.
Con la borsa carica di libri ho deciso di soffermarmi al mare prima di rientrare a casa. Mi sono seduta con le gambe a penzololi ho aperto il mio Ipad ed ho iniziato ad ascoltare un po’ di musica.
Non sono stati dei giorni facili. Non sono giorni facili. Mi trovo sempre e costantemente alla prova.
Oggi ho peccato. Ho fumato una sigaretta. Non fatemene una colpa… mi accorcerà pure la vita… ma sarei morta prima se non l’avessi fatto.
Sarei stata seduta su quella pietra per ore… forse fino ad aspettare il tramonto… perché ho bisogno di respirare… e di mettere da parte le mie maledette gocce.
L’ansia mi sta corrodendo… ma sono certa che arriveranno momenti migliori… ci voglio credere.
Oggi mentre ero in libreria, come sempre, mi sono soffermata a guardare (o meglio ammirare) i testi “sacri” di Oriana Fallaci. “Lettera a un bambino mai nato”. Come sempre ho sfogliato qualche pagina e mi sono imbattuta in questa frase pesante ma realistica.
“Povera cara: hai scoperto che pensare significa soffrire, che essere intelligenti significa essere infelici. Peccato che ti sia sfuggito un terzo punto fondamentale: il dolore è il sale della vita e senza di esso non saremmo umani”.
Forse è vero… il dolore è il sale della vita… ma fino a che punto? Fino a che punto un essere umano può tollerare il dolore? Il dolore non è quello fisico… ma quello che provi dentro… quello che ti spacca tutto e ti lascia esanime, vuota, attonita… senza respiro. Il dolore è quello che provi quando non riesci a piangere e poi, dopo un lungo periodo, lo fai senza freni inibitori (ebbene si… lo ribadisco… anche le streghe cattive piangono).
Oggi ho camminato talmente tanto che credo di aver consumato le mie ballerine nuove… ho camminato talmente tanto da avere i talloni consumati… ma ne avevo voglia… avevo solo voglia di respirare… e di stare sola… respirare a polmoni pieni… respirare… PUNTO!
Perché alle volte… le streghe… quelle cattive come me… Malefica… hanno bisogno di silenzio… hanno bisogno di sedersi… staccare la spina… mandare in OFF il cervello e pensare… o meglio riflettere… e anche piangere.
La vita… è fatta di compromessi… di scelte… e… non lo so… perché oggi mi sento più confusa che persuasa (come si usa dire).
Vi lascio con un pezzo di Vasco…. Uno dei miei preferiti…
Penso a “mio fratello”… a come vorrei averlo qui… con me!
Baci “malefici” a tutti… o quasi tutti… anzi… sapete che vi dico??? Io questa sera i baci li tengo solo per me.