Sono giorni particolari… si prova intensamente… giorno 18 alle ore 9.30 i ragazzi dell’Istituto Paritario Santa Maria porteranno, in occasione del XIX Festival del Teatro Classico dei Giovani (presso il Teatro Greco di Palazzolo Acreide) “Lettera VII di Platone ai Siracusani”.
I ragazzi sono emozionatissimi e forse, un po’, lo sono anche io… perché dentro quel teatro ho mille ricordi che terrò per sempre stretti nel cuore.
Perché dentro quel teatro si respira un’aria splendida che comprenderanno solo questo sabato.
Torniamo a noi…. Allora…
Qualche giorno addietro, Giuseppe Scandurra, mi ha inviato una splendida riflessione tratta dalla splendida canzone di Mia Martini “Gli uomini non cambiano”.
Ecco cosa mi ha scritto Giuseppe: “Vorrei fare una riflessione, o ancora meglio, un’autocritica su noi uomini, c.d. maschi.
Non c’è dubbio che da tempo è crollato il modello culturale dell’uomo-maschio,protagonista indiscusso sin dalla sua prima apparizione sulla terra.
Certo, ancora noi uomini abbiamo potere,occupiamo posti chiave nella politica, nelle istituzioni, nell’economia; ma devo dire,con estrema franchezza e onestà intellettuale, che siamo apatici,scontenti e soprattutto .
E’ nata una generazione di maschi perdenti, abulici che non sappiamo tenere il passo con voi donne, vitali e in eterno e continuo cammino di emancipazione.
Noi maschi siamo in piena crisi di identità,anche se non l’accettiamo e, anzi, la neghiamo.
A volte reagiamo a questa frustrazione con la rabbia e la violenza. Da qui nasce e prolifera il femminicidio.
Mi chiedo: dove siamo noi uomini?
Impauriti, insoddisfatti e senza certezze? Ormai siamo ben consapevoli di non essere più considerati da tempo , , , , >economicamente indispensabile> e . Sarebbe opportuno e onesto ammettere le nostre debolezze, i nostri timori, le nostre ansie, le nostre paure e le nostre frustrazioni.
Voi donne correte, noi uomini-maschi- .
Dietro il femminicidio c’è il modo culturalmente malato di noi uomini,o gran parte di noi,intendendo noi stessi e, di conseguenza,l’amore come .
Noi uomini, dunque, ci dobbiamo interrogare, ammettere il nostro disagio e accettare con serenità il confronto con voi donne. Noi uomini abbiamo toccato il fondo. Questo sentivo di dire e questo dico. Malefica, a,nome di tutte le donne, trai le tue considerazioni”.
Interagire con i miei lettori è sempre qualcosa di splendido… e sappiate che quando siete voi a darmi un argomento su cui parlare sono ancora più felice.
Sai che considerazioni traggo Giuseppe?
Penso che oggi siano le donne a portare i pantaloni… e sai perché? Perché nel passato la figura della donna è stata talmente bistrattata che ora ha, come, un bisogno (o meglio esigenza) di fare tutto da sola.
Noi donne lavoriamo, cuciniamo, laviamo, stiriamo, rifacciamo i letti ma allo stesso tempo non rinunciamo a tutto quello che possa farci sentire donne… DONNE.
Non rinunciamo ai tacchi, al nostro parrucchiere, alle unghie perfette, al trucco, alle belle borse e ad altre mille frivolezze.
Oggi l’unica realtà è che noi donne, tendenzialmente, scambiamo gli amori “malati” per amori (se mi stai leggendo tesoro… lascialo… lascialo e liberati di questa croce che ti cade sulle spalle… alla tua età non puoi permetterti tutto questo dolore… non puoi permetterti di respirare aria pulita con le tue compagne di classe a ricreazione… questo non è amore).
Se solo riuscissimo ad aprire gli occhi in tempo…
Se solo non permettessimo a certi individui di dilaniarci il cuore e la carne…
Se solo potessimo….
Ma sapete cosa vi dico???
Io voglio credere che l’uomo perfetto esiste davvero… voglio credere (o meglio sperare) che, come nel film “The Perfect Man” … da qualche parte ci sia…
E sia quello senza scazzi… quello senza paronoie… quello che ti fa sentire al sicuro… quello che non ti urla in faccia la sua rabbia… quello con cui condividi serenamente gioie e dolori… quello che non t’impone il suo pensiero…
Mi ricordo che quando vidi quel film rimasi colpita da questa frase: “L’uomo perfetto è colui che potrebbe stare in qualsiasi posto ma sceglie di stare con lei, perché la vita insieme a lei è più bella”.
Che ci sia davvero è un enigma… ma la speranza, forse, è l’ultima a morire… quindi speriamo che sia proprio così.
Baci “malefici” a tutti… o quasi… M
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